Vivere in una “Casa felice”

L’anno che ci ha appena lasciato, ha portato molti cambiamenti nelle nostre vite: ci ha chiesto di rivedere le nostre priorità e abitudini, ha in qualche modo “toccato” i valori legati alla salute e al benessere e ancora ci ha portati a dover fare i conti con gli spazi in cui viviamo, modificando gli equilibri tra vita privata e lavorativa, il cosiddetto Work – Life Balance.

Durante questi lunghi mesi, la nostra casa, per alcuni di noi più che mai, si è vestita del suo significato più vero e profondo: quello di “nido”, “rifugio”, assumendo un ruolo centrale nella nostra quotidianità. Portandoci da un giorno con l’altro, a concentrare tutta la nostra esistenza all’interno delle mura domestiche, obbligandoci a condividere gli spazi con il partner, i bambini e gli animali domestici.

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Che cosa ha significato?

In realtà non esiste un risvolto in termini assoluti; ciascuno di noi ha metabolizzato lo spazio a modo proprio, e purtroppo non sempre questo è avvenuto con leggerezza e serenità, anche perché si è trattato di una #challenge più unica che rara. Abbiamo dovuto adeguare gli spazi alle esigenze di tutti: dallo Smart Working di mamma e papà, alla didattica on line dei figli, dalle video call (diventate l’unico modo per collegarsi con il mondo esterno) ai momenti indispensabili dedicati al relax, al piacere e allo sport. Insomma, tutto è stato stravolto, e noi esseri umani meravigliosamente unici, abbiamo reagito nelle maniere più fantasiose.

Che trasformazioni ha subito la nostra casa?

La casa si è dovuta adattare rapidamente ai nostri nuovi bisogni, alla nostra richiesta di più spazio, ma soprattutto si è dovuta vestire della caratteristica di polifunzionalità: le abbiamo richiesto di essere multitasking più che mai!

I tavoli delle nostre cucine si sono trasformati in desk lavoro, i nostri salotti in sale riunioni virtuali, scrivanie sono spuntate nei luoghi più impensati della casa, invadendo spesso anche spazi condominiali, ed è successo davvero!

Vivere in casa 24 h su 24 ha fatto cambiare la nostra percezione degli spazi ed emergere tutte le criticità, prima irrilevanti, cambiando il nostro punto di vista in maniera radicale.

Cosa ci ha portato tutto questo?

Certamente la casa #post pandemia, è molto diversa dal concetto a cui eravamo abituati. Forse abbiamo finalmente compreso, che Lei, non è una mera scatola, ma è la rappresentazione del nostro vivere appieno, oltre che del nostro stare. Abbiamo scoperto che il nostro benessere le è strettamente legato, e che la rispondenza tra noi e Lei non è poi tanto irrilevante nelle nostre vite.

La Casa dovrebbe essere IL luogo per eccellenza in cui stare bene, nel quale poterci curare, rifugiare e soprattutto trovare equilibrio e armonia.

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Alcuni di noi hanno avuto modo di scoprire il significato di

“Casa felice”, “Casa armoniosa”, realizzando quanto la loro fosse lontana da questi concetti.

La domanda che è giusto porsi a questo punto è: quali rimedi possiamo mettere in atto, per vivere in spazi più rispondenti al nostro nuovo modo di abitare?

Ora che la stretta si è un po' allentata ci siamo resi conto di quanto questa pandemia abbia modificato in maniera significativa, e a lungo termine, le nostre vite dentro e fuori casa, portandoci a rivederne il concetto e insieme ad esso al nostro Work – Life Balance.

Per creare equilibrio è necessario darsi dei punti fermi, e fare un’analisi di ciò di cui abbiamo veramente bisogno, è un ottimo punto di partenza, ricordiamoci che la consapevolezza è sempre alla base del nostro benessere.

Prima di pensare a ciò che desideriamo, cosa spesso non immediata, chiedo alle mie clienti di pensare all’esatto opposto: ciò che non vogliono più!

Può sembrare paradossale, ma la risposta è decisamente più immediata!!!

Ecco che identificare gli spazi e le cose che in casa, non solo non sono funzionali, ma che persino non amiamo più, diventa la scintilla che ci permette di vedere con chiarezza il quadro di insieme.

Non sto dicendo che questo processo sia semplice o addirittura banale, anzi, ma credo sia un ottimo esercizio da compiere per poter ritrovare quell’armonia che ci permette di convivere con la nostra casa a tempo pieno, senza doversi sentire imprigionati in un luogo che non ci assomiglia e che non è in grado di soddisfare i nostri bisogni.

Veniamo al lato pratico: cosa puoi fare per rendere la tua casa più rispondente?

Occorre partire dai tuoi bisogni per poter elaborare un piano di azione che ti permetta di creare una casa adatta al tuo nuovo stile di vita.  

Per iniziare poniti domande come queste:

·         durante questi mesi, in cosa la mia casa non è stata all’altezza della situazione?

·         Quali miglioramenti potrei apportare per renderla più adatta al mio nuovo stile di vita?

·         Quali cambiamenti ho apportato alla mia casa durante il lock down? Ne sono soddisfatto? Sono stati provvisori o definitivi?

·         Quanto tempo sono riuscito a dedicare a me stessa durante i periodi di pandemia? Ho avuto spazi idonei a soddisfare il mio bisogno di self care?

·         Quali sono le mie routine di benessere? Come amo coccolarmi? Quali sono i momenti della giornata in cui mi dedico a me stessa, come lo faccio?

Grazie alle risposte che ti darai, sarai in grado di riflettere sui cambiamenti di cui senti la tua casa abbia davvero bisogno per poterti supportare, accogliere e fungere da rifugio nel tuo nuovo modo di abitare.

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Per molti la casa si è trasformata in alleata durante questo anno difficile; se per te non è stato così e lotti ancora contro di lei per trovare il benessere tanto desiderato, forse è giunto il momento di rafforzare il vostro rapporto e di dare alla tua casa l’opportunità di evolversi insieme a te!

Voglio darti qualche consiglio per imparare a vivere e convivere al meglio con la tua casa; attenzione quelle che seguono potresti considerarle delle “buone abitudini”, che ti aiuteranno a riequilibrare il tuo modo di vivere la casa, per avere finalmente la tua “casa felice”.

Sei pronta a scoprire quanto è piacevole prenderti cura di te attraverso la tua casa?

·         Ritagliati uno spazio tutto tuo: non serve pensare in grande, sarà sufficiente un angolo della casa nel quale potrai dedicarti completamente a te stessa. Potrebbe essere uno spazio in cui ti siedi comodamente e pratichi della meditazione o fai qualche respiro profondo; oppure dove, con pochi strumenti, ti occupi della cura del tuo corpo attraverso il fitness, o ancora dove accendere la tua candela preferita e leggere un libro, dipingere, scrivere o praticare qualsiasi altra attività utile al relax.

 ·         Crea il tuo rituale: si tratta di gesti che deciderai di ripetere in un dato momento della giornata, in cui, a modo tuo, ti prendi cura di te stessa. Fai in modo di avere tutto ciò di cui necessiti a portata di mano; per esempio, se si tratta di un momento di bellezza in bagno, rendi lo spazio funzionale e pratico allo svolgimento dei tuoi gesti, se ami prendere il caffè nella quiete della tua casa, assicurati di scegliere il momento giusto e di creare le migliori condizioni possibili.

 ·         Programma la tua giornata: uno degli errori più facilmente si commette stando così tanto tempo a casa, è quello di pensare che non serva la pianificazione, sbagliato! Vivere in balia degli eventi ci porta a essere poco focalizzati, inconcludenti, a sprecare energie. Che tu sia in Smart Working, o che tu debba gestire tutta la famiglia, felicemente radunata sotto lo stesso tetto a tempo pieno, la programmazione delle azioni giornaliere è fondamentale. Non pensare che vada programmato solo il lavoro, ma anche i pasti, il tempo per fare la spesa, eventuali visite mediche, la cura della casa e il tempo per sé stessi. Avere programmi regolari contribuisce a semplificare la convivenza, questo vale per tutti!

La felicità non è un posto in cui arrivare ma una casa in cui tornare.
— Proverbio arabo